Sicuramente l' uscita cinematografica massima della settimana è rappresentata da Chronicle, lavoro anglo-americana progettato da Josh Trank e Max Landis (erede del noto regista John) e distribuito nelle sale cinematografiche dalla 20th Century Fox. Si tratta di un genere cosiddetto "found footage" (tipo The Blair Witch Project) ripreso con una forma da falso documentario e preceduto da una promozione pubblicitaria virale continua ed originale. Il cast di Chronicle è chiaramente giovane e poco conosciuto, anche in considerazione del fatto che il somma a disposizione assegnata per il lungumetraggio era alquanto esigua, all' incirca sui 15 milioni di dollari, decisamente niente per un film di genere thriller-fantascientifico.
Il corso degli eventi di Chronicle ruota attorno alle vicende di tre giovani di Seattle: Andrew, il cugino Matt e l'amico Steve. Il primo è un adolescente riservato che vaga sempre con la telecamera, con una difficile vicenda familiare e scarso consenso tra i compagni e con le fanciulle, risultando più volte perseguitato dei gradassi di turno e costituisce il centro intorno a cui si muovono tutte i fatti. I tre giovani una sera vedono un cavità inspiegabile nel cui interno c'è una specie di artefatto che, subito dopo che viene toccato, sprigiona un bagliore impetuoso che rintrona i fanciulli; poco tempo dopo i tre comprendono di avere conseguito il potere della telecinesi e decidono di non parlarne con alcuno. Capiscono come governare i loro vigorosi comandi e, nel momento in cui Andrew abusandone provoca una disgrazia, si mettono delle direttive: non impiegare i comandi verso altri esseri viventi, non parlarne e non rivelarli ai presenti. Ma ben subito la circostanze si guastano sempre a causa di Andrew, la cui collera e avvilimento gli generano una volubilità psichica che si dimostra molto dannosa, per se stesso ma principalmente per gli altri, poiché il ragazzo decide di adoperare i suoi poteri per farsi giustizia di tutti e per razziare dei soldi. I compagni cercano inutilmente di persuaderlo e da lì in avanti ci saranno scontri duri tra i super-esseri ormai in contrasto.
Eccedendo del found footage-mockumentary (in pieno stile Cloverfield), Chronicle riesce sicuramente ad essere un prodotto molto soddisfacente , sia da un punto di vista scenico che narrativo. Ispirandosi alla vasta attività fumettistica Akira, della quale ripiglia le tematiche e le problematiche trattate, Trank cerca di rivolgere l'attenzione su un'altra faccia dei super-eroi, scostandosi apertamente dall' universo Marvel & Co. e ponendoci di fronte alla grande questione: cosa combineremmo noi se avessimo dei poteri straordinari? L'altra cosa ben riuscita è la scelta delle scene: il regista infatti riesce a combinare bene le immagini della telecamera di Andrew ad altre sorgenti visive, presentandoci integralmente le scene dei fanciulli senza mai uscire dal genere del falso documentario. In sintesi, quindi, un film ben riuscito.
Il corso degli eventi di Chronicle ruota attorno alle vicende di tre giovani di Seattle: Andrew, il cugino Matt e l'amico Steve. Il primo è un adolescente riservato che vaga sempre con la telecamera, con una difficile vicenda familiare e scarso consenso tra i compagni e con le fanciulle, risultando più volte perseguitato dei gradassi di turno e costituisce il centro intorno a cui si muovono tutte i fatti. I tre giovani una sera vedono un cavità inspiegabile nel cui interno c'è una specie di artefatto che, subito dopo che viene toccato, sprigiona un bagliore impetuoso che rintrona i fanciulli; poco tempo dopo i tre comprendono di avere conseguito il potere della telecinesi e decidono di non parlarne con alcuno. Capiscono come governare i loro vigorosi comandi e, nel momento in cui Andrew abusandone provoca una disgrazia, si mettono delle direttive: non impiegare i comandi verso altri esseri viventi, non parlarne e non rivelarli ai presenti. Ma ben subito la circostanze si guastano sempre a causa di Andrew, la cui collera e avvilimento gli generano una volubilità psichica che si dimostra molto dannosa, per se stesso ma principalmente per gli altri, poiché il ragazzo decide di adoperare i suoi poteri per farsi giustizia di tutti e per razziare dei soldi. I compagni cercano inutilmente di persuaderlo e da lì in avanti ci saranno scontri duri tra i super-esseri ormai in contrasto.
Eccedendo del found footage-mockumentary (in pieno stile Cloverfield), Chronicle riesce sicuramente ad essere un prodotto molto soddisfacente , sia da un punto di vista scenico che narrativo. Ispirandosi alla vasta attività fumettistica Akira, della quale ripiglia le tematiche e le problematiche trattate, Trank cerca di rivolgere l'attenzione su un'altra faccia dei super-eroi, scostandosi apertamente dall' universo Marvel & Co. e ponendoci di fronte alla grande questione: cosa combineremmo noi se avessimo dei poteri straordinari? L'altra cosa ben riuscita è la scelta delle scene: il regista infatti riesce a combinare bene le immagini della telecamera di Andrew ad altre sorgenti visive, presentandoci integralmente le scene dei fanciulli senza mai uscire dal genere del falso documentario. In sintesi, quindi, un film ben riuscito.